Polistrumentista e cantante, nato ad Atene nel 1959, si forma musicalmente studiando chitarra classica al Conservatorio Nazionale della capitale greca. Come suonatore di bouzouki, appartiene a quella generazione che, nella Grecia degli anni Settanta, partecipò al vasto movimento giovanile dedito a “riscoprire” e a far rivivere il Rebètiko. Da molti anni vive in Italia ed è promotore delle espressioni più autentiche e rappresentative della tradizione musicale della sua terra con formazioni come il “Takis Kunelis Ensemble” e il “Pèrgamos Project”. Dobbiamo pensare al Rebètiko, come al simbolo della musica greca del Novecento, il blues nato nei quartieri popolari di Costantinopoli e di Smirne prima di approdare al porto del Pireo. Dal 2017 è ufficialmente riconosciuto come intangibile patrimonio culturale dell’umanità. Takis ci introdurrà nella storia di questo genere, dalle prime registrazioni degli anni Venti, alla fioritura degli anni Trenta e al successivo declino nel secondo dopoguerra. Dopo la rinascita degli anni Settanta, questa musica continua ad essere suonata e ad appassionare, riscuotendo numerosi consensi tra le nuove generazioni. Da circa vent’anni Takis si è dedicato appassionatamente anche al mondo delle percussioni della musica arabo-egiziana, anche attraverso il contatto diretto coi grandi maestri ed è ideatore e direttore artistico del SharqiatFest di Milano (Musica e danza del Mediterraneo orientale).
Foto a cura di Samuel Donatoni & Massimiliano Redi